venerdì 13 ottobre 2017

Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!".
Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!".
E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
(Gv 19,25-27)

Jacopino da Reggio, 1285

Le due parole di Gesù in croce: “Donna, ecco tuo figlio” e “Ecco tua madre”, sono una sola consegna indivisibile:
1. la consegna dei discepoli di Gesù a sua madre
2. la consegna della madre di Gesù ai suoi discepoli
Questa reciproca consegna dei discepoli alla madre e della madre ai discepoli è stata pensata, voluta e compiuta da Gesù e sulla sua volontà divino-umana si fonda:
1. Gesù ci ha consegnati a Maria, siamo stati affidati a lei
2. Gesù ci ha consegnato Maria, ha affidato sua madre a noi
Di ciò possiamo solo prendere atto e farne memoria. Prendere atto che per volontà di Gesù sua madre è diventata nostra madre da quando Gesù ci ha consegnati a lei quali figli. Fare memoria che la relazione con Maria, madre di Gesù e madre nostra, dipende e si regge interamente sulla volontà di Gesù, siamo diventiamo figli nel Figlio, come canta Dante nell’Orazione alla Vergine posta sulle labbra di san Bernardo: “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, / umile e alta più che creatura, / termine fisso d’etterno consiglio,” (Paradiso XXXIII,1-3).
Con la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria facciamo nostra questa reciproca consegna operata dal nostro Salvatore. Vogliamo cercare e trovare rifugio nel suo Cuore immacolato e desideriamo che Maria trovi rifugio in noi.

Beato Angelico, 1419-20
CHI CONSACRA
Può consacrare il cristiano pienamente iniziato, ovvero battezzato, cresimato e comunicato. L’atto di consacrare (attivo) si fonda sulla consacrazione battesimale (passivo) con cui Gesù Cristo per mezzo della sua Chiesa ha liberato l’uomo dal peccato e lo ha conformato a se stesso, ovvero l’ha unito alla sua consacrazione al Padre.
Il cristiano che consacra esercita il sacerdozio comune con il quale, unito a Cristo unico sommo sacerdote, offre se stesso a Dio quale sacrificio vivente e logico, in virtù dell’unzione crismale; tale esercizio si rinnova nella riconciliazione con la quale si viene liberati dai peccati di cui ci si è pentiti e che si è confessati, venendo ricostituiti nella gloria dei figli di Dio, ovvero capaci di offrirsi a Dio realizzando la santa Eucaristia ricevuta.

   COSA CONSACRA
Ogni cristiano può consacrare se stesso.
Il ministro può consacrare la comunità che gli è stata affidata:

  • gli sposi possono consacrare la loro famiglia
  • il diacono può consacrare il servizio che gli è affidato
  • il sacerdote può consacrare la comunità che gli è affidata


Bernardo Daddi, 1345-48

   A CHI CONSACRA
Al Cuore Immacolato di Maria.
Maria è la creatura più vicina a Gesù Cristo perché lo ha generato nella carne: Gesù ha ricevuto la sua umanità da Maria.
In Lei tutto è orientato a Gesù, il Figlio unigenito del Padre, come si può apprezzare nella preghiera dell’Ave Maria che culmina nel nome benedetto, adorabile ed amabile di Gesù. L’adagio “per Maria ad Jesum” insegna che Gesù è la meta della vita cristiana, meta cui si arriva per mezzo di Maria; e quando si dice Maria, s’intende simultaneamente la persona storica singolare di Maria, la figlia di Gioacchino e Anna, la sposa di Giuseppe, la madre del Messia e la persona della Chiesa, in quanto Corpo di Cristo, Popolo di Dio e Tempio dello Spirito Santo.
Il Cuore Immacolato di Maria è il simbolo sintetico di questa donna. In lei tutto è per grazia di Dio, in lei tutto è dedicato a Dio. Il titolo di Immacolata non è un privilegio idolatrico di Maria che la separa dalle altre creature, bensì è la conferma mariana del primato della grazia di Dio nella storia della salvezza. La sua perfetta obbedienza di fede a Dio che si rivela e che si incarna in lei, nel suo cuore e nel suo utero, si fonda integralmente sulla perfetta obbedienza di fede di Gesù, una sola cosa con la sua identità di Verbo incarnato: Egli è il Figlio unigenito, pienamente obbediente alla volontà di Dio suo Padre.
Il Cuore Immacolato di Maria è la perfetta immagine della divina figliolanza perché in lei, nel suo cuore immacolato, è perfettamente rivelata la predestinazione a divenire figli nel Figlio.
Ella in quanto madre di Dio è madre di ciascun discepolo di suo Figlio: Gesù stesso, poco prima di morire e di essere strappato a lei, ha consegnato il discepolo prediletto, in propria vece e nel discepolo, ogni discepolo.

Lorenzo monaco, 1400-5

   PERCHE' CONSACRARE
Per far proprio volontariamente la consegna fatta da Gesù in Croce a sua Madre del discepolo: ciascun discepolo è singolarmente consegnato da Gesù a sua madre e nella consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ci si consegna a lei, accogliendo personalmente l’ultima volontà di Gesù, sia l’essere consegnati da Gesù a sua madre come suoi figli, sia ricevere in consegna sua madre come la propria.

   QUANDO CONSACRARE
In una delle feste mariane dell’anno liturgico, oppure in un sabato, giornata settimanale dedicata a Maria. Bello sarebbe farlo durante l’anno centenario di Fatima (1917-2017).

   COME CONSACRARE
Recitando l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Prima di compiere l’atto di consacrazione è necessario confessarsi per assomigliare al Cuore Immacolato di Maria cui ci si consacra. Sarebbe auspicabile compiere l’atto di consacrazione dopo aver ricevuto la ss. Eucaristia, ma ciò non è necessario.

Zanino di Piero

formula personale
O Dio che nel Cuore Immacolato di Maria
hai trovato la degna dimora al tuo Verbo incarnato
facendone un roveto ardente d’amore per Te e per il mondo,
infondi in me il tuo Spirito Santo.
Io … [NN] consacro me stesso al Cuore Immacolato di Maria.
Voglio cercare rifugio nel suo Cuore Immacolato e offro il mio cuore quale umile rifugio per Maria nostra madre. Facendo mie le parole di Gesù in croce: Ecco tua madre, ecco tuo figlio, mi affido alla sua divina maternità e accolgo la sua presenza nella mia vita. Amen

formula familiare
O Dio che nel Cuore Immacolato di Maria
hai trovato la degna dimora al tuo Verbo incarnato
facendone un roveto ardente d’amore per Te e per il mondo,
infondi in noi il tuo Spirito Santo.
Noi  … [NN] e … [NN] in qualità di sposi in Cristo
consacriamo la nostra famiglia al Cuore Immacolato di Maria.
Vogliamo cercare rifugio nel suo Cuore Immacolato e offriamo i nostri cuori quale umile rifugio per Maria nostra madre. Facendo nostre le parole di Gesù in croce: Ecco tua madre, ecco tuo figlio, ci affidiamo alla sua divina maternità e accogliamo la sua presenza nella nostra famiglia. Amen

formula comunitaria
O Dio che nel Cuore Immacolato di Maria
hai trovato la degna dimora al tuo Verbo incarnato
facendone un roveto ardente d’amore per Te e per il mondo,
infondi in noi il tuo Spirito Santo.
Io … [NN] in qualità di … [titolo del ministro]
consacro al Cuore Immacolato di Maria … [nome della comunità].
Vogliamo cercare rifugio nel suo Cuore Immacolato e offriamo i nostri cuori quale umile rifugio per Maria nostra madre. Facendo nostre le parole di Gesù in croce: Ecco tua madre, ecco tuo figlio, ci affidiamo alla sua divina maternità e accogliamo la sua presenza nella nostra comunità.

Lippo di Dalmasio 1411, Madonna dell'umiltà

   E POI…
La consacrazione non è fine a se stessa, ma genera storia, forma la vita; non è una magia autosufficiente, esige l’impegno personale e comunitario per costruire la propria storia della salvezza con Maria santissima.
Propongo due tipi di impegni:
1. riscoprire la nostra storia, approfondendo la vita di un santo ogni settimana
2. costruire il nostro futuro:
a. mi impegno a vivere le sette opere di misericordia corporale
b. mi formo attraverso le sette opere di misericordia spirituale
c. prego ogni giorno il santo Rosario