Donna è gentil nel ciel che si compiange
di questo 'mpedimento ov'io ti mando,
sì che duro giudicio là sù frange.
Questa chiese Lucia in suo dimando
e disse: - Or ha bisogno il tuo fedele
di te, e io a te lo raccomando -.
e disse: - Or ha bisogno il tuo fedele
di te, e io a te lo raccomando -.
Lucia, nimica di ciascun crudele,
si mosse, e venne al loco dov'i' era,
che mi sedea con l'antica Rachele.
si mosse, e venne al loco dov'i' era,
che mi sedea con l'antica Rachele.
Disse: - Beatrice, loda di Dio vera,
ché non soccorri quei che t'amò tanto,
ch'uscì per te de la volgare schiera?
ché non soccorri quei che t'amò tanto,
ch'uscì per te de la volgare schiera?
Non odi tu la pieta del suo pianto,
non vedi tu la morte che 'l combatte
su la fiumana ove 'l mar non ha vanto? -.
Al mondo non fur mai persone ratte
a far lor pro o a fuggir lor danno,
com'io, dopo cotai parole fatte,
non vedi tu la morte che 'l combatte
su la fiumana ove 'l mar non ha vanto? -.
Al mondo non fur mai persone ratte
a far lor pro o a fuggir lor danno,
com'io, dopo cotai parole fatte,
venni qua giù del mio beato scanno,
fidandomi del tuo parlare onesto,
ch'onora te e quei ch'udito l' hanno".
fidandomi del tuo parlare onesto,
ch'onora te e quei ch'udito l' hanno".
Poscia che m'ebbe ragionato questo,
li occhi lucenti lagrimando volse,
per che mi fece del venir più presto.
li occhi lucenti lagrimando volse,
per che mi fece del venir più presto.
E venni a te così com'ella volse:
d'inanzi a quella fiera ti levai
che del bel monte il corto andar ti tolse.
d'inanzi a quella fiera ti levai
che del bel monte il corto andar ti tolse.
Dunque: che è perché, perché restai,
perché tanta viltà nel core allette,
perché ardire e franchezza non hai,
perché tanta viltà nel core allette,
perché ardire e franchezza non hai,
poscia che tai tre donne benedette
curan di te ne la corte del cielo,
e 'l mio parlar tanto ben ti promette?".
curan di te ne la corte del cielo,
e 'l mio parlar tanto ben ti promette?".
(Inferno II,94-126)
Con queste parole Virgilio illustra a Dante l'origine celeste della missione che ha da compiere a suo favore, missione che Virgilio ha ricevuto da Beatrice, che l'ha ricevuta da santa Lucia, che l'ha ricevuta da Maria santissima: il Cielo intero s'è messo in cammino per recuperare Dante smarrito, poiché sta scritto: "C'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte" (Lc 15,10).
La Teologia, personificata da Beatrice, illustra alla Filosofia, personificata da Virgilio, la missione che devono assolvere insieme. "La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità" (Fides et Ratio 1). Ali date da Dio all'uomo perché salga la scala che il Signore gli ha calato, scala che è il suo Verbo incarnato.
Raffaello, Stanza della Segnatura, Disputa del ss. Sacramento |
Il Verbo incarnato in quanto uomo crede in Dio ed in quanto Figlio conosce il Padre che il Figlio, tramite la sua umanità, ha mostrato e fatto conoscere agli uomini, suoi fratelli, affinché anche loro, fidandosi di Lui, Dio visibile, imparino a fidarsi del Dio invisibile e fidandosi a conoscerlo come Padre e a riconoscersi come fratelli.
Raffaello, Stanza della Segnatura, Scuola di Atene |
Ecco, questa è la Comunione dei Santi del cielo e della terra.
Domenico da Tolmezzo, Pala di santa Lucia, 1500 |
Accanto al versante discendente, fiumi di grazia che l'intercessione della Chiesa trionfante riversa sulla chiesa pellegrinante, la Comunione dei Santi comprende un secondo versante che ascende dalle nostre umane miserie e debolezze. Ogni santo giorno del calendario c'è la memoria di parecchi Santi, tutti a nostra disposizione, purché ne chiediamo umilmente l'intercessione. Non temiamo di rivolgerci ai nostri fratelli in cielo e chiediamo l'aiuto ad un Santo tutti i giorni che Dio ci dà, chiediamogli di chiedere a Maria, Regina dei santi e Madre della Chiesa, di rivolgersi a suo Figlio perché ci dia grazia.
Nessun commento:
Posta un commento