padre Jacques Hamel 1930-2016 |
professor Robert Redeker |
Essi
sono stati uccisi direttamente dai loro assassini. Sono stati uccisi
indirettamente dal peccato di omissione di chi poteva fare qualcosa
per salvarli e ha scelto di non farlo, da chi poteva e doveva dire
qualcosa e ha scelto di tacere.
I
martiri sono stati traditi ancora una volta dopo il loro martirio, da
coloro che di fronte alla loro testimonianza della verità, dicono
falsità, ipocrisie, o balbettano scuse non richieste e inopportune.
Il primo dovere nei riguardi dei martiri è dire la verità, chiamare
le cose con il loro nome, smetterla con il linguaggio politicamente
corretto di chi nega le evidenze, anche se chierico. I martiri sono
stati uccisi in odio della loro fede cristiana. Sono stati uccisi da
terroristi islamici. Questo è più che sufficiente per poter dire
che siamo trascinati nostro malgrado in una guerra di religione.
Anche
nell’Ospedale da campo penso sia necessario fare una diagnosi
corretta e vera perché da essa dipende l’efficacia della cura,
altrimenti il ferito perirà per l’imperizia del curante: il medico
pietoso fa il malato gangrenoso, sempre e comunque.
papa Bergoglio |
Le
parole dette da papa Bergoglio sull’aereo per Cracovia, rendono
manifesta la rimozione, una reazione di rifiuto della realtà, ben
nota al mondo sanitario, ma che non modifica la cruda realtà della
malattia. La rimozione esprime il desiderio di bene e di vita ed il
rifiuto della drammatica realtà del peccato originale.
Da
decenni siamo, nostro malgrado, in una guerra di religione. Lo siamo
volenti o nolenti. Per essere dentro una guerra è sufficiente che
qualcuno dichiari e pratichi la guerra, non è necessario essere
concordi nel farla. E questa è evidentemente una guerra di religione
e non economica, perché chi la pratica lo fa per motivi religiosi:
combattere il jihad, eseguire il Corano, dare gloria al loro Allah.
21 martiri copti sgozzati in Libia dall'ISIS |
Saranno motivi erronei finché si vuole, ma chi può giudicare le
altrui intenzioni chiaramente dichiarate? Le religioni non sono solo
sublimi, stupende e sacre, possono anche essere tremende, orrende e
sbagliate. Bisognose di correzione, le religioni, non solo i
religiosi.
Ma
una volta che la guerra è iniziata, non è più il tempo della
discussione accademica, del sofisma e dei distinguo, ci sono solo due
opzioni: difendersi o sottomettersi, provare a vincere la guerra o
averla già persa. Ed io spero di vincerla.
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