Marc Chagall, Candele dello Shabbat (1909) |
Marc Chagall, Sinagoga (1917) |
C’è chi giudica il comportamento di Gesù verso il Sabato una palese violazione del comandamento divino. Se il giudice è ebreo ne trae motivo per condannarlo come peccatore (Mc 3,2; Lc 13,14; Gv 5,18; 9,16), se invece è cristiano esalta il rifiuto e la ribellione contro la Legge di Mosè (sic!) come se il Figlio obbediente fino alla morte di Croce potesse e volesse ribellarsi all’unica volontà di Dio suo Padre! Io trovo che il comportamento di Gesù verso il Sabato non sia stata una violazione del terzo Comandamento ma il suo inveramento, secondo il principio formulato da Gesù stesso: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti, non sono venuto per abolire ma per dare compimento” (Mt 5,17).
Gesù iniziò a compiere il Sabato con la sua predicazione e coi segni che l’accompagnarono, fino a compiere escatologicamente il Sabato come Disceso agli inferi: dopo la sua morte redentrice in Croce, il suo cadavere fu sepolto nel sepolcro nuovo di Giuseppe d'Arimatea e la sua anima discese agli inferi preda della Morte, del Peccato e del Diavolo. Il Dio-Uomo non è più un soggetto attivo, è un morto tra i morti, reso oggetto della solitudine estrema “senza Dio e senza speranza” (Ef 2,12), preda del male e della passività. Compie così perfettamente il riposo di Dio e simultaneamente adempie al comandamento di Dio.
Tale passività del Figlio nella morte non è soltanto solidarietà coi morti, è anche offerta libera e integrale obbedienza al Padre, cose fatte da Gesù nel'ultima cena e nell'orto degli ulivi, quando donò se stesso per la salvezza del mondo con libera adesione alla volontà di Dio. Tale atto di offerta, che costituisce la sua morte in Croce come unico e definitivo sacrificio, lo costituisce e rivela come sommo Sacerdote che offre a Dio niente altro se non se stesso e così trasforma alla radice il suo prossimo essere preda della morte, in atto d'offerta libero che libera ogni peccatore dalla schiavitù del peccato e della morte. compiendo il senso del Sabato.
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