giovedì 10 febbraio 2011

Kirche 2011/2. Riconciliazione vs. morale rigorosa

Nel quarto e quinto punto del memorandum Kirche 2011, intitolati rispettivamente Gewissensfreiheit (Libertà di coscienza) e Versöhnung (Riconciliazione), i professori di teologia chiedono alla Chiesa Cattolica di riconoscere le coppie omosessuali, di concedere ai divorziati i sacramenti, per passare finalmente dalla morale rigorosa alla riconciliazione.

Anzitutto va chiarito che il contrario della morale rigorosa si chiama lassismo, da non confondere con la riconciliazione, due categorie diverse tra loro, come i famosi cavoli a merenda.

Alle prostitute ed ai pubblicani, termini simbolici per indicare tutti i peccatori, Gesù non dichiarò che i loro rispettivi peccati non erano più tali. Si mise alla loro tavola, superando gli steccati moralistici, per farsi carico dei loro peccati, lui agnello innocente e liberarci dal male.
Non disse agli zoppi, ai ciechi, ai muti o ai lebbrosi che le loro malattie erano semplici illusioni ottiche, mere impressioni erronee. Si fece inseguire, assillare da folle di malati e li guarì come medico dei corpi e delle anime, per indicare che la salvezza di Dio riguarda non solo tutti gli uomini, ma anche tutto l'uomo.
Proclamò che i peccati, tutti i peccati, di tutti gli uomini, erano perdonati e che perciò ciascuno non peccasse più.
Non disse alla donna colta in flagrante adulterio di continuare tranquillamente la sua relazione adulterina, ma la vincolò per l'eternità alla misericordia ricevuta dalla folla e confermata da Gesù: "va e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8,11).

La riconciliazione di cui Gesù è il latore non avviene abolendo la distinzione tra il bene ed il male. La sua novità consiste nel capovolgere il rapporto tra la Legge e la Grazia, tra il dovere essere e l'essere. Dio ci fa grazia, proprio Lui prende l'iniziativa di incarnarsi, morire e risorgere per tutti gli uomini, chi accoglie questo grande incommensurabile Dono di Dio può perciò deve vivere santamente. Non viceversa.
Poiché il Regno di Dio si è avvicinato, ed in Gesù si è avvicinato fino ad assumere la nostra stessa vita, i nostri dolori e le nostre gioie, la nostra carne e la nostra libertà, possiamo convertirci, cambiare vita, ritornare liberi.

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