domenica 4 maggio 2014

Delle cose buone da chiedere. III

Discesa agli inferi, Fanous
Il terzo giorno della settimana è opportuno chiedere l’umiltà perché in questo giorno si ricorda la creazione della terra e dei suoi verdi frutti. Come la terra produce "germogli, erbe e alberi da frutto" (Gen 1,12), così solo sul terreno dell'umiltà nasce l’albero delle virtù. L'umiltà è il fondamento delle virtù dal cui esercizio dipende la vita buona e bella in cielo ed in terra.
L’umiltà è il fondamento ontologico dell’esistenza di Gesù Cristo, dell’armoniosa sinergia tra la libertà divina del Verbo di Dio e Figlio del Padre e la libertà umana dell’uomo Gesù figlio di Maria, riflesso della sua natura divino-umana nella sua vita morale. 
Perciò è necessario chiederla con insistenza, perché solo il terreno fecondo dell’umiltà divino-umana di Gesù Cristo fa nascere bei fiori e buoni frutti. Perciò san Giovanni insiste tanto sul rimanere in Gesù: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,4-5).

Salvatore mite ed umile di cuore

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