domenica 11 maggio 2014

Delle cose buone da chiedere. IV

Rothschild Canticles, Connubium spirituale, XIV sec. 
Il quarto giorno della settimana ci ricorda la creazione dei luminari celesti, conviene intercedere per la Chiesa affinché alzi gli occhi dal proprio ombelico per volgere lo sguardo al Signore Gesù Cristo e per tenerlo fisso in Lui che la illumina, come è scritto: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” (Gv 1,4).

Durer, Sol Iustitiae, 1510
Cristo è il Sole di Giustizia che illumina il creato e lo rende fecondo di vita secondo Dio. La Chiesa è la luna che non ha luce propria, ma riflette la luce che brilla sul volto del Figlio di Dio, al quale deve sempre rivolgersi e incessantemente ritornare per essere illuminata e distinguere il bene dal male, il vero dal falso, il santo dall'immondo.

Benson, Luce solare, 1909
Gesù ha dichiarato: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12) e Giovanni il precursore gli ha reso testimonianza: “Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: "Non sono io il Cristo", ma: "Sono stato mandato avanti a lui.” […] Lui deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3,28.30), indicando con lucidità sulla roccia della verità le relazioni, e le conseguenti dinamiche, tra colui che è la Luce e coloro che ne sono illuminati.

Caspar, Pellegrinaggio all'alba o al tramonto, 1805

Altrove l’evangelista Giovanni, con il suo sguardo profondo come aquila, fa esclamare a Gesù: “Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre” (Gv 12,44-46).

Monet, Cattedrale di Rouen in piena luce, 1893
Intercessione quanto più necessaria in questi tempi, in cui la Chiesa è provata dalla tentazione del pelagianesimo, dal desiderio di fare da sé, riducendo inevitabilmente Dio ad un soprammobile, un dio tappabuchi, un idolo docile strumento nelle mani di chi vuole glorificarsi, mentre è scritto: “Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo Nome dà gloria” (Sal 115[113],9). "Sursum corda" invita il sacerdote all'inizio della liturgia eucaristica. Sì, rivolgiamo i nostri cuori in alto, perché Cristo è veramente risorto.

Rothschild Canticles, Maria come la "Mulier amicta sole", XIV sec.

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