mercoledì 5 febbraio 2014

Tris d'assi per la Famiglia

Papa Francesco ha convocato il Sinodo dei Vescovi sul matrimonio e famiglia.
Il Sinodo si svolgerà in due tempi, in modalità straordinaria nell'autunno 2014 e in modalità ordinaria nel 2015. In vista di ciò, la segreteria del Sinodo ha finalmente prodotto un  documento preparatorio breve ed agile che ha sicuramente raggiunto uno degli obbiettivi del papa: far discutere. Sono intervenuti in ordine cronologico:
mons. Muller prefetto della Suprema e futuro cardinale, detto il Tedesco
il card. Maradiaga, detto l'Honduregno
mons. Zollitsch arcivescovo di Friburgo in B. e presidente uscente della conferenza episcopale tedesca
mons. Paglia presidente del pontificio Consiglio per la famiglia
mons. Mogavero vescovo di Mazara del Vallo
la conferenza episcopale del Triveneto, con la nota Il compito educativo è la questione chiave
Ogni elenco spiana in basso i diversi contributi, il primo e l'ultimo sono i migliori, mentre gli altri servono per guadagnare un titolo in prima pagina.

Il Foglio odierno dedica l'inserto al dibattito su matrimonio & famiglia in corso nella chiesa cattolica con tre interventi, tutti e tre succosi.

Basta con Paolo VI, afferma la potente conferenza episcopale tedesca. Tale richiesta significa il superamento o per meglio dire l'abrogazione della dottrina insegnata dall'Humanae Vitae. Su di essa si è consumato un vero e proprio scisma, operato da cardinali, vescovi e teologi del primo mondo, talmente rumoroso che papa Montini non scrisse più un'enciclica. Sette encicliche scrisse nei primi cinque anni di pontificato (1963-68), mentre nei successivi dieci anni (1968-78) zero. Ciò è da imputarsi alla opposizione decisa, pubblica e pervicace contro il magistero papale da parte non tanto del mondo con il quale il papa del Concilio avrebbe voluto dialogare, ma da parte della sua stessa chiesa, e più precisamente da una parte della chiesa, quella appartenente al suo stesso mondo, il primo, mentre le povere chiese del secondo e terzo mondo furono storicamente le sole a comprendere e accogliere l'insegnamento progressista dell'Humanae Vitae.

Paolo VI firma l'Humanae Vitae

Contro la chiesa opinionista è l'intervista a Stanislaw Grygiel, il filosofo polacco studente e collaboratore del card. Wojtyla prima e poi del papa, docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia. Finalmente qualcosa che merita il bel nome di cristiano, non mere opinioni da bar dell'oratorio. Chi indossa la porpora non sempre pensa e parla come la porpora vorrebbe, per fortuna o per grazia chi non la indossa, pensa e parla come se portasse la porpora, testimone del sangue effuso da nostro Signore e non suo traditore.

Stanislaw Grygiel
Infine l'editoriale dell'elefantino: Le gerarchie cattoliche novatrici sono spiazzate dai movimenti pro-realtà e vita. Ecco uno strano paradosso. La chiesa che insegue il mondo per dialogare a qualsiasi costo con esso, non fa che ripetere fuori tempo ed in perenne ritardo gli slogans del mondo, sempre più avanti nel trasformare i potenti desideri in desideri dei potenti: divorzio, aborto, eutanasia, gender, tutto ciò che il mondo pretende la chiesa matrigna vorrebbe santificare. Viceversa la chiesa che non insegue il mondo è spesso cercata da quel mondo perplesso e contrariato per la propria deriva antiumana e irrazionale. Qui vi sarebbero territori ampi per edificare il dialogo utile all'umanità e alla chiesa, in difesa dell'umanità tutta, dal concepito al moribondo, dal primo al quarto mondo, un vasto spazio laico posto di fronte al recinto sacro della chiesa e da esso illuminato, ma pur sempre uno spazio "profano", cioè davanti all'epifania cristiana, non dietro né di lato.

Benedetto XVI

Nell'insieme sono un bel tris d'assi in vista del Sinodo.
L'asso di fiori papa Paolo VI, il papa bresciano dell'Humanae Vitae.
L'asso di cuori papa Giovanni Paolo II, il papa che ha contribuito maggiormente a riflettere sull'amore sponsale e a difendere la dignità della vita umana.
L'asso di picche papa Benedetto XVI, il papa emerito che ha promosso il dialogo della chiesa con il mondo sulla base della ragione umana comune, capace di conoscere la verità della vita e dell'amore.

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