che Gesù è morto per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici"
(1Cor 15,3-5)
Il Triduo Pasquale è compiuto con il notturno ingresso nella santa Domenica di Pasqua, è concluso dalla celebrazione della Veglia Pasquale che è notturna e tetramorfa.
Matthias Grunewald, anta destra del Polittico di Isenheim, 1515 |
El Greco, 1596-1600 |
La Veglia è tetramorfa, ovvero si svolge in quattro liturgie che si susseguono l'un l'altra:
- il Lucernario o Liturgia del fuoco
- la Liturgia della Parola
- la Liturgia battesimale
- la Liturgia eucaristica
Altdorfer Albrecth, 1516 |
Bassano Francesco, 1584-88 |
Nella chiesa tutta illuminata dalla Luce di Cristo risorto, ora risuona la voce delle Scritture, secondo le quali egli è risorto dai morti (cfr. 1Cor 15,3). La resurrezione di Gesù è il senso ed il fondamento di ogni proclamazione della Parola di Dio nella Liturgia: tutto ciò che è celebrato dalla Chiesa ha il suo fondamento storico-salvifico nella divina Resurrezione di Gesù nostro Signore. Perciò la Chiesa nostra madre proclama in questa notte santa nove letture, per spiegare ai fedeli che la fede in Gesù Cristo morto e risorto, non è una pia illusione, ma è fenomeno accaduto conformemente alla divina volontà, ovvero "secondo le Scritture" che spiegano la resurrezione di Gesù, come Lui risorto spiega le Scritture.
Così la prima lettura (Gen 1,1-2,4) mostra il Verbo creatore che diventa ricreatore del mondo grazie alla resurrezione di Gesù, con la quale riempie il cielo, la terra e gli inferi della sua Luce vivificante.
La seconda lettura (Gen 22,1-18) getta uno sguardo furtivo sul mistero abissale di Dio Padre che non risparmiò suo Figlio per noi, ma lo diede al mondo una prima volta nella creazione, una seconda volta nell'incarnazione, è una terza volta con la resurrezione.
La terza lettura (Es 14,15-15,1) racconta la natura comunitaria della salvezza, dentro il Popolo di Dio si è immersi nell'oceano della Grazia divina, la liberazione dal peccato.
La quarta lettura (Is 54,5-14) descrive la natura universale della salvezza, perché l'amore del Redentore è immenso e perenne, riguarda tutti e per sempre.
La quinta lettura (Is 55,1-11) sollecita la libertà umana ad accogliere la salvezza gratuita e a cercarla senza sosta, perchè i pensieri e le vie del Signore misericordioso sono diversi dai nostri.
La sesta lettura (Bar 3,9-15.32-4,4) annuncia che la via della sapienza è stata rivelata a Israele, è la legge che sussiste in eterno.
La settima lettura (Ez 36,16-28) contiene la promessa del rinnovamento interiore del popolo di Dio mediante il trapianto cardiaco che renderà fattibile l'obbedienza filiale.
L'epistola (Rom 6,3-11) illustra l'opera salvifica del battesimo che ci unisce al destino di Cristo Gesù.
Il Vangelo (Mt 28,1-10) colloca la visita delle donne alla tomba in un contesto teofanico, l'Angelo del terremoto con gesti e parole proclama l'evento della resurrezione e prepara all'incontro con il Risorto.
L'abbondante annuncio della Parola di Dio ravviva la memoria assopita dei credenti, riscalda i cuori freddi e tristi con le focose parole d'amore di Dio a noi e introduce tutto il popolo di Dio all'opera di rigenerazione interiore che culmina nella liturgia battesimale. I catecumeni oggi diventano pienamente cristiani, immersi dalla Chiesa nel crogiuolo dell'amore Trinitario, mentre coloro che sono già cristiani confermano l'adesione a Cristo morto e risorto. In questo processo cosmo-antropogenetico tutta la Comunione dei Santi è coinvolta, l'opera spirituale della cristificazione dell'uomo e del cosmo, infatti, conta più sulla preghiera dei Santi che sui nostri miseri sforzi.Infine, dopo aver rigenerato tutto il popolo di Dio nel nucleo originario della fede, il popolo sacerdotale consuma le nozze mistiche, unendosi all'Agnello immolato, al Cristo morto e risorto che con la sua morte e resurrezione ha istituito e consacrato il santissimo sacramento dell'Eucaristia, farmaco d'immortalità, banchetto del Regno, festa di nozze.
La seconda lettura (Gen 22,1-18) getta uno sguardo furtivo sul mistero abissale di Dio Padre che non risparmiò suo Figlio per noi, ma lo diede al mondo una prima volta nella creazione, una seconda volta nell'incarnazione, è una terza volta con la resurrezione.
La terza lettura (Es 14,15-15,1) racconta la natura comunitaria della salvezza, dentro il Popolo di Dio si è immersi nell'oceano della Grazia divina, la liberazione dal peccato.
La quarta lettura (Is 54,5-14) descrive la natura universale della salvezza, perché l'amore del Redentore è immenso e perenne, riguarda tutti e per sempre.
La quinta lettura (Is 55,1-11) sollecita la libertà umana ad accogliere la salvezza gratuita e a cercarla senza sosta, perchè i pensieri e le vie del Signore misericordioso sono diversi dai nostri.
La sesta lettura (Bar 3,9-15.32-4,4) annuncia che la via della sapienza è stata rivelata a Israele, è la legge che sussiste in eterno.
La settima lettura (Ez 36,16-28) contiene la promessa del rinnovamento interiore del popolo di Dio mediante il trapianto cardiaco che renderà fattibile l'obbedienza filiale.
L'epistola (Rom 6,3-11) illustra l'opera salvifica del battesimo che ci unisce al destino di Cristo Gesù.
Il Vangelo (Mt 28,1-10) colloca la visita delle donne alla tomba in un contesto teofanico, l'Angelo del terremoto con gesti e parole proclama l'evento della resurrezione e prepara all'incontro con il Risorto.
Rubens Pieter, 1616 |
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